Un pregio della bicicletta è anche quello di poter viaggiare in ogni stagione. Vuoi per l’equipaggiamento sempre più tecnico, vuoi per la tecnica applicata alla realizzazione del mezzo, oggi la bicicletta costituisce un supporto turistico o ludico anche durante le stagioni fredde.
Il cicloturismo è in espansione anche nel nostro Paese, sia come movimento interno di persone che preferiscono muoversi localmente, sia come arrivi dall’estero.
Il cicloturismo è legato anche all’entusiasmo per la preparazione di ogni elemento caratteristico del viaggio.
La fase della scelta dell’itinerario passa attraverso numerose proposte di amici o da siti specializzati. Ma ad attrarre maggiormente sono i siti che riportano diari di viaggio di cicloviaggiatori che espongono emozioni ed incontri, curiosità e consigli.
Scegliere la meta giusta scaturisce alla fine come un richiamo improvviso, un amore a prima vista, un abbraccio forte di un amico che non vedevi da tempo. Solo dopo dovremo fare i conti con la preparazione fisica e, se questa non si possiede già oppure risulta insufficiente dopo la scelta dell’itinerario, e il mezzo da utilizzare.
Molti itinerari hanno ormai una mappa disegnata o una guida spiegata da altri. Ma i ciclo-viaggi “veri”, quelli “solo tuoi”, sono quelli in cui la mappa la disegni tu, le pagine le scrivi tu. Il cicloturismo inizia fuori dalla porta di casa quando, caricate le borse su robusto portapacchi e salito in sella, avrai dato la prima pedalata.
Il cicloturismo è organizzazione non è improvvisazione, è avventura non è sfida, il cicloturismo è emozione non è ragionamento, il cicloturismo è filosofia di vita non è impulso effimero, il cicloturismo crea positiva dipendenza non assuefazione tossica, il cicloturismo è modestia non è bullismo, il cicloturismo è viaggiare per seminare non per raccogliere.
Buona Strada, ragazzo che vai, ogni tua pedalata sia un avvicinamento all’altro, una scoperta dell’altrove dove la tua felicità arricchisca le persone che incontrerai lungo la strada.